RRR è molto più di una coinvolgente canzone (che, anzi, forse è l'unica cosa del film che non merita al punto di strappare l'Oscar e il Golden Globe a Lady Gaga). Il mastodontico (3 ore) kolossal (72 milioni di dollari) telugu, scritto e diretto dall'acclamato S. S. Rajamouli, candidato come miglior film straniero ai Golden Globes, è una straordinaria storia di amicizia che si sviluppa in condizioni avverse, nell'India ancora colonizzata dall'Inghilterra.
Le prime scene ci descrivono gli antefatti e il carattere dei due protagonisti, ma la storia solo del primo; quella del secondo sarà riservata per la seconda metà del film (e per un buon motivo). La loro caratterizzazione è mostrata, non spiegata e questo fa tutta la differenza del mondo.
Bheem fa parte di un villaggio della tribù dei Gond, brava gente -spiegherà un interprete agli inglesi- ma che sente così forte il legame di comunità che non può permettere che membri della tribù si disperdano. Così, quando il governatore e la sua consorte si portano via una delle bambine del villaggio, Bheem, guardiano della tribù, non si fermerà davanti a niente per riportare la ragazza a casa. Raju, invece, è un soldato indiano dell'impero britannico, dalla volontà indomabile e dalla disciplina ferrea, che dà costante prova di valore e obbedienza per salire di grado.
Due scene bastano a presentarci la loro forza e la loro tenacia, entrambe molto superiori a quelle di qualunque altro uomo. I due si conoscono in una scena di grande impatto e goduria visivi e stringono una salda amicizia. Ma i governatori mettono Raju alla caccia di Bheem ed è proprio il caso di tirare fuori una citazione:
Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile.
Finirà bene?
Questo film è stato sorprendente.
La storia è stupenda, si basa su un presupposto intrigante e in grado di alimentare suspense, ovvero quello di mettere due amici in contrapposizione, ma dotando entrambi di valide e profonde motivazioni, e la scrittura svolge un grande lavoro di narrazione e di caratterizzazione dei protagonisti. Inoltre costruisce solide basi su cui risulta ben credibile l'amicizia dei due ragazzi e la fa davvero percepire come autentica. Per me è stata sufficiente la primissima scena del loro incontro, che evidenzia come i due si sono riconosciuti e capiti all'istante. Non tutti i personaggi sono così ben caratterizzati come Bheem e Raju, tendendo a dividersi in "molto buoni" e "molto cattivi", categorie che coincidono con indiani e inglesi rispettivamente, ma sono comunque ben riusciti: ispirano simpatia o antipatia con pochi minuti di scena.
Rajamouli ha svolto un grande lavoro: ogni scena è funzionale allo scorrere della storia, alla caratterizzazione dei personaggi e riesce a mantenere un ottimo ritmo per tre ore, anche perché si resta avvinti dalla storia.
Ha anche buone interpretazioni. Ma soprattutto ha una fotografia spettacolare, pulita e che esalta al meglio la luce, sul volto dei personaggi, filtrante dagli alberi, nelle imponenti scenografie di interni ed esterni e, persino, (udite, udite) nelle scene d'azione. Piuttosto straordinario al confronto con i film di supereroi come quelli della Sony. Le mosse sono chiare e si comprende sempre chi colpisce cosa.
Le scene di combattimento sono orchestrate molto bene, sono coreografiche e, in qualche caso, divertenti, a tratti tarantiniane. L'utilizzo del rallenty (Snyder scansate proprio) per me ha avuto senso. Nei momenti lievi del film, l'action e le parti dance sono molto piacevoli. Del resto la sequenza di Naatu Naatu (la canzone che si è aggiudicata la vittoria ai Golden Globes e agli Oscar) ha fatto il giro del mondo, grazie al ritmo coinvolgente e i passi scatenati del ballo. Le altre canzoni possono essere più trash, ma servono allo scopo, rispecchiano l'origine culturale della produzione e non sono sgradevoli.
È una storia romantica e sincera, come ne ha prodotte anche il cinema occidentale nel corso del tempo. Dopo Everything Everywhere all at Once e RRR, sembra che si debba guardare a oriente per poterne vedere ancora. Amicizia, amore, patriottismo, valori, nobili sentimenti, voglia di rivincita e libertà, scene epiche.
Giudizio: ho trovato il film coinvolgente, emozionante, molto ben scritto e diretto e con scene action entusiasmanti; un'epopea eroica da film d'altri tempi. Anche se non è perfetto, di pancia è uno dei migliori film che ho visto da tempo ⭐⭐⭐⭐⭐
Nessun commento:
Posta un commento