domenica 5 marzo 2023

Everything Everywhere All at Once è perfetto

 Il film con più nomination agli Oscar, ben undici (film, regia, sceneggiatura originale, montaggio, costumi, colonna sonora, canzone, Michelle Yeoh, Ke Huy Quan, Stephanie Hsu, Jamie Lee Curtis), quest'anno è Everything Everywhere All at Once dei due registi e sceneggiatori Daniel Kwan e Daniel Scheinert, detti anche Daniels per la condivisione del primo nome. 


In generale questo film sta macinando candidature (sei ai Golden Globes, dieci ai BAFTA, quattro ai SAGA, e altre ancore ad altri premi che non seguo abitualmente) e vittorie (le performance di Michelle Yeoh e Jonathan Ke Quan stanno convincendo ovunque e hanno già vinto i Golden Globes e rispettivamente la nomina di migliore attrice per il National Board of Review e migliore attore non protagonista ai Chicago Film Critics Association).

La storia è molto articolata e sceneggiatura e regia non danno un attimo di respiro allo spettatore, catapultato da una situazione a un'altra e anche da un universo all'altro. La storia è infatti quella di una famiglia cinese che abita negli Stati Uniti: la madre Evelyn (Michelle Yeoh) e il padre Waymond (Ke Huy Quan) mandano avanti una lavanderia e si stanno preparando a una giornata impegnativa. Sono in attesa della visita del padre (James Hong) di Evelyn, sempre molto critico nei confronti della figlia, che ha paura della sua reazione se gli presenterà la fidanzata della figlia (Stephanie Hsu), e devono recarsi a una revisione dei conti dalla severa signora Deirdre (Jamie Lee Curtis). In quella giornata, però, Evelyn riceverà la rivelazione che un pericolo incombe su tutti gli universi, nei quali una forma alternativa dei suoi cari ha una storia e un carattere diversi. Dovrà imparare in tutta fretta (e con lei lo spettatore) a districarsi in questo multiverso, se vorrà salvare la sua famiglia.

Per me questo film è stato una bomba: regia e montaggio sono sempre ben calibrati, alternando le parti di dialogo e di azione senza mai rallentare troppo il rimo e senza mai annoiare. Mi ero già innamorata della regia nella primissima scena in cui le immagini riflesse in un piccolo specchio rotondo danno il via alla narrazione. Le sequenze action sono pura goduria: sono coreografie chiare, dinamiche, ben comprensibili, ben illuminate e molto originali e divertenti. La scrittura è fresca e originale, ha delle trovate veramente geniali, ma tocca anche la corda dell'emozione nell'intrecciare i legami dei personaggi nei vari universi e dando una conclusione meravigliosa alla(e) storia(e). Le storie sono ricche e si susseguono rapidamente: allo spettatore è richiesta una certa velocità nel comprendere i meccanismi di funzionamento del multiverso e i suoi passaggi, ma in poche sequenze diventano chiari. Manca il tempo di rilassarsi, le emozioni si rincorrono e riempiono il tempo del film: due ore e dieci passano senza accorgersene, è un tempo giusto.

Le quattro interpretazioni candidate, ma si potrebbe mettere anche quella di James Hong, sono state incredibili: l'asticella era alzata dal dover cambiare personaggio al cambiare multiverso e restano tutti molto credibili. Ke Huy Quan compie delle trasformazioni incredibili: da marito pesticciato e timido a uomo realizzato e sicuro di sé, a combattente di una sorta di resistenza dell'Universo Alfa. Ha colto il punto Jamie Lee Curtis che ha ironizzato sul fatto che non molti attori forse avrebbero recitato come lui dopo 30 anni di stop: l'attore era infatti stato un divo bambino al tempo de I Goonies e di Indiana Jones e il tempio maledetto, ma poi non aveva più trovato mercato nel cinema ed è stato commovente il suo discorso al momento del ritiro del Golden Globe. Stephanie Hsu è al momento la mia preferita tra le Attrici non protagoniste, per me è stata stupenda. Michelle Yeoh è stata altrettanto brava, altrettanto brillante, altrettanto disinvolta e versatile e sono combattuta se preferisco la sua performance o quella di Ana de Armas, come lo sono per le interpreazioni di Ke Huy Quan e Barry Keogan.

Non ho altro da dire su questo film, che ho trovato grandioso, fresco, divertente, emozionante. Mi sono piaciuti l'intreccio, i colpi di scena, i personaggi in tutte le loro versioni, i guizzi geniali della sceneggiatura, il ritmo e la dinamicità della messa in scena, la regia: non riesco a trovargli un difetto. Tiferò questo film in molte categorie per cui è nominato, lo so già anche se mi mancano ancora diversi film da vedere.

Giudizio: 🥯🥯🥯🥯 1/2

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