Questo pomeriggio avrei avuto voglia di fare la pantofolaia e di restarmene in tuta sul divano, ma sapevo che al cinema del mio paese alle 17.30 davano per il secondo week-end di fila il film dei registi Will Speck e Josh Gordon, Il talento di Mr. Crocodile, e mi dispiaceva perderlo perché dal trailer pareva carino.
Infatti è stato carino e se non fossi andata avrei perso una commedia trascinante, divertente e a tratti commovente.
Lyle è un piccolo adorabile coccodrillo in grado di cantare come gli umani, che viene scoperto dal mago Hector P. Valenti (Javier Bardem, sempre in forma) quando in un negozio di animali cerca un aiuto per migliorare le sue performance dopo essere stato rifiutato per l'ennesima volta alle audizioni di uno show stile Got Talent. Il film cerca di portarti in modo molto rapido (e ci riesce) ad affezionarti al rettile dagli occhioni tristi che si raggomitola con la sua codina come un gatto e che Hector avvolge con una sua sciarpina, che da quel momento indosserà sempre, perché si accorge che ha freddo. Hector, guadagnatosi l'effetto dell'animale, lo allena per esibirsi in numeri musicali e tenta di farlo debuttare in teatro, ma la bestiola è timida e davanti al pubblico fa scena muta. Valenti, che aveva usato la casa di sua proprietà, eredità di una facoltosa nonna, come garanzia per affittare il teatro, è costretto a cederla, lasciando il suo amico coccodrillo nella casa, promettendo di tornare dopo aver cercato fortuna altrove. La scena dell'abbandono del cucciolo è strappalacrime e conclude l'introduzione del film.
A comprare la casa di Hector sarà la famiglia Primm, appena trasferita, che viene rapidamente presentata con una scrittura molto buona, evitando il didascalico: il padre (Scoot McNairy) è insegnante di matematica ed è stato appena assunto in una scuola di New York, la madre (Constance Wu) scriveva libri di ricette ma ora vuole dedicarsi di più al figlio, il ragazzino, Josh, è asmatico e insicuro e non sa come farsi nuovi amici a scuola. Ma poi incontra Lyle nella soffitta ed entrambi non si sentiranno più così soli come prima.
Ho trovato molto delicate e "confortevoli" (apprezzo molto anche i film che scelgono di non tirarti cazzotti sullo stomaco trattando temi leggeri invece di farti riflettere) un paio di scelte in questo film, che fanno sì di concentrarsi sulla favola che viene raccontata, senza deviare verso argomenti troppo complessi per essere gestiti in una commedia e senza scadere nei soliti temi: da una parte l'aver scelto di non trattare il tema del bullismo o comunque del ragazzino che è rifiutato nella nuova scuola (il film parla di altro ed evita un cliché da accennare marginalmente, glissando un po' la cosa) e dall'altra Hector non tratta Lyle come la gallina dalle uova d'oro, non lo scarica come inutile perché non è riuscito a vincere la timidezza e non gli ha permesso di diventare ricco e l'affetto che prova è sincero (e si scansa così un altro cliché).
La narrazione è deliziosa: è molto dolce, non scende mai nei conflitti classici, ma è proprio cozy, avvolgente; mi ha fatto storcere il naso un paio di volte (la scena in cucina con la mamma e non capisco perché verso il finale in momenti consecutivi il coccodrillo passi tra la gente nell'indifferenza generale -come quando era travestito da mascotte- e poi scateni il panico) ma starei spaccando il capello in quattro, perdendo il senso generale della cosa. Fa piuttosto ridere, soprattutto da dopo che si è avviata un po' la vicenda. I personaggi sono ben scritti e carini. Le canzoni (cantate in originale da Shawn Mendes e in italiano da Luigi Strangis) sono molto carine anche se le ho trovate non così riuscite (e meno coreografate) rispetto a The Greatest Showman, film che condivide con questo gli stessi autori musicali, Pasek e Paul. I costumi e le scenografie poi sono veramente belle, addirittura in certi momenti i primi risaltano la seconda e viceversa. E poi quanto è stato bravo Winslow Fegley, che interpreta Josh! In conclusione mi è piaciuto veramente molto, l'ho trovato un ottimo film per famiglie, tenero, commovente, divertente e fresco.
Cosa mi è piaciuto: storia, personaggi, canzoni, costumi splendidi, scenografia, Winslow Fegley
Cosa non mi è piaciuto: un buchetto di trama, una scena meno brillante, le canzoni non mi hanno fatto impazzire
Giudizio: complessivamente piacevole e molto carino ⭐⭐⭐⭐ 1/2
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