mercoledì 23 novembre 2022

Spy story ad Amsterdam: l'ultimo film di O. Russell con Christian Bale

 Non sono un'estimatrice di O. Russell, fin da quando vidi Silver Lining Playbook e lo trovai molto ma molto sopravvalutato. Ancora non ho accettato del tutto che quell'anno abbiano dato l'Oscar a Jennifer Lawrence. E non sono impazzita nemmeno per American Hustle, ma c'erano state le belle interpretazioni di Christian Bale e Amy Adams. Joy, poi, lo trovai proprio noioso. Ma quando ho saputo dell'uscita di Amsterdam, semplicemente sono andata a vederlo perché c'era proprio Christian Bale, che è uno dei miei attori preferiti. Non ho guardato nemmeno il trailer, non ho letto la sinossi, sono andata a scatola chiusa, senza avere la più pallida idea di cosa trattasse il film. Cert, è vero anche che questa cosa la faccio spesso, per non crearmi pre-concetti e perché scelgo molto sulla base di regia e cast prima che su genere e trama.


Comunque Christian Bale è sempre un buon motivo per andare in sala e anche stavolta, seppure il contorno non mi abbia convinta troppo, è stata una conferma. Si potrebbe riassumere il tutto in "non un granché, ma Christian Bale salva tutto" e credo che questa interpretazione potrebbe puntare a qualcosa di più di qualche nomination ai prossimi premi cinematografici invernali. Perlomeno, da fan, ci spero.

Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma il 21 ottobre scorso, anche se era già uscito nelle sale americane. Tratta la storia di un'amicizia tra il medico Burt Berendsen (Christian Bale), l'infermiera Valerie (Margot Robbie) e l'avvocato Harold Woodman (John David Washington), nata in Francia durante la Grande Guerra quando i due uomini si salvarono la vita a vicenda in una spedizione del loro battaglione e lei salvò la loro. I tre vivono un idillio ad Amsterdam per un po' di tempo, finché eventi più grandi di loro li separano. Dodici anni dopo si ritroveranno coinvolti in un misterioso complotto che rischia di metterli in pericolo.

La storia è abbastanza interessante: un complotto, un'amicizia di lunga data, un giallo e misteri da risolvere, ma le vicende sono dipanate saltando in apparenza di palo in frasca e soprattutto con un ritmo discontinuo, che alterna alcuni momenti concitati a molti altri lunghissimi, lenti e anche ridondanti di scene e di battute, soprattutto sul finale con le spiegazioni. Il film durava due ore e un quarto circa, ma un'ora prima del finale avevo già cominciato a sentire la pesantezza del film: qualcosa si sarebbe potuto saltare. Alcune battute sono molto ben riuscite, altre non le ho comprese, forse a causa di un adattamento in italiano non ottimale. Registicamente troppi primi (quasi primissimi) piani che durano un po' troppo. Tra i lati positivi un cast ricchissimo (oltre ai protagonisti Robert De Niro, Rami Malek, Michael Shannon,  Zoe Saldana, Anya Taylor-Joy, Chris Rock, Mike Myers, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift, Timothy Olyphant, Andrea Riseborough) e ottime recitazioni: mi sono piaciuti tantissimo Robbie, Shannon, Malek. Bellissimi inoltre alcuni costumi, soprattutto i vestiti da sera di Margot Robbie. Altra nota positiva una fotografia pulita e chiara, anche nel buio di un dietro le quinte.

Cosa mi è piaciuto: Christian Bale da Oscar, recitazione, costumi, fotografia

Cosa non mi è piaciuto: ritmo, regia, sceneggiatura

Giudizio: ⭐⭐⭐

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