Piccola premessa: non ho mai visto il primo film di Black Panther (non sono mai stata particolarmente invogliata a farlo, avendone sentito parlare maluccio), e mi ero riproposta di recuperarlo per andare a vedere il sequel, ma non c'è stato tempo. Nonostante non conoscessi i personaggi principali e gli eventi del primo film, avendo visto gli ultimi due Avengers, qualche concetto era noto e si entra abbastanza bene nella storia. In sostanza si riesce a seguire lo stesso.
Come noto, l'attore Chadwick Boseman, che interpretava proprio il supereroe protagonista del primo film, è morto due anni fa di cancro del colon, all'età di 43 anni. La tragedia è stata affrontata nella pellicola sia dal punto di vista della trama, che riprende la realtà, poiché il film si apre proprio con l'imminente morte del re a causa di una non precisata malattia, mentre sua sorella prova affannosamente a salvarlo, anche se non ci sono speranze, rinunciando però a stargli accanto alla fine (cosa di cui naturalmente si pentirà), sia in omaggi offerti all'attore e al personaggio sul finire del film. Questa morte e il modo in cui i personaggi si rapportano con essa e con l'eredità di Re T'Challa è il perno su cui si sviluppa il film: la madre, la sorella e il resto del Wakanda cercano un modo per governare e proteggere il regno dal mondo esterno, che vuole ancora e sempre appropriarsi della loro risorsa esclusiva, il vibranio, fonte di una tecnologia estremamente evoluta. Si scopre però che il vibranio è presente in realtà anche altrove. Un'enfant prodige, che a tre anni costruiva robot e che ora è al college, ha infatti costruito per un progetto scolastico l'unico rilevatore in grado di rintracciare la preziosa risorsa per terra e per mare. Suona insensato perché lo è. Gli USA prendono il rilevatore e beccano una fonte di vibranio in qualche oceano, ma cercando di appropriarsene, tirano fuori dal proprio nascondiglio un nuovo popolo antichissimo che abita sott'acqua e che basa la sua vita sul vibranio, proprio come il Wakanda. Il leader di questo popolo, Namor, intende muovere guerra al Wakanda (e poi al resto del mondo) se la regina in carica, Ramonda, non proteggerà il segreto sull'esistenza del suo popolo.
Ero giunta prevenutissima in sala, anche solo per le due ore e 40 minuti di durata, che per un film d'intrattenimento (ma anche in generale) è troppo: non so come farò a vedere Avatar 2 che durerà 190 minuti...Inoltre avevo sentito dire che fosse lento e noioso. Partiamo proprio dalla durata e dal ritmo, che secondo me incidono molto sulla godibilità di un film. Posso dire che m'aspettavo peggio: è scorso abbastanza bene, rallentando un po' nei momenti di dialogo quando sono troppo lunghi e fini a sé stessi (leggi "l'ennesima volta che rimuginano sulla morte di T'Challa"), ma in generale gli avvenimenti si susseguono abbastanza fittamente. Posso dire di non aver sofferto sulla sedia come mi era capitato in altre occasioni (l'ultima Amsterdam, che forse mi condiziona tanto sul giudizio in questo caso specifico, ma potremmo citarne diverse, Il filo nascosto, Transformers 5, etc).
Passando alla trama, invece, siamo al disastro: tutta la parte riguardante questa ragazzina super intelligente, Riri, che sbuca fuori all'improvviso e sa replicare le tecnologie Stark, ritirando fuori il fantasma di Iron man è ridicola e l'ho odiata (ignoro se sia gestita così anche nei fumetti). Tra l'altro sia la nuova Ironheart, sia la nuova Black Panther (perché ci fanno aspettare due ore, ma tanto si sapeva che sarebbe risaltata fuori, chiamandosi il film Black Panther 2) non sono credibili: nascono già imparate, sanno già usare tutte le abilità e tutti i poteri alla perfezione al primo tentativo. Non c'è il classico approfondimento da origin story! Ma poi, se alla Marvel manca un Iron man, lo faccia risuscitare piuttosto: questo personaggio non ha credibilità ed è pure antipatico. Probabilmente manca il tempo di gestirla bene perché, come al solito, c'è troppa carne al fuoco. Ruri non è il solo personaggio antipatico: Shuri, la sorella di T'Challa, anch'essa super intelligente e superdotata, ma che non crede in sé stessa, è lagnosa e sembra un personaggio debole finché non si trasforma in Black Panther, quando sembra rinnegare ogni caratterizzazione precedente e diventare tostissima. E purtroppo è proprio la protagonista! D'altro canto mi è piaciuta molto la recitazione della sua attrice, Letitia Wright, molto credibile, e anche quella di Lupita Nyong'o.
Di altre cose ridicole che accadono ce ne sono tante: penso alla cassa funeraria di T'Challa, tirata su come se fosse senza peso; agli scafandri che non si sa perché un popolo che cerca di restare nascosto dovrebbe avere pronte per consentire visite guidate a estranei; alla, per l'appunto, "visita guidata" del mondo sommerso di Talocan che sembra un video-spot di un'agenzia di viaggi per venderti una vacanza; alla goffaggine dell'agente della CIA, che pare un novellino (e, se vogliamo dirla tutta, il suo personaggio è assolutamente inutile, svolge una sola funzione all'inizio, dopodiché non entra nella storia, la sua vicenda è praticamente parallela, ma volevano mettere in cast anche lui)...e altre cose che fanno percepire quanto poco sia curata la sceneggiatura (pretendono di inserire di tutto un po', per accontentare tutti, e non riescono a dare giusto peso a niente). La sceneggiatura verte poi su un'altra cosa assurda: questo popolo pretende con la forza che il Wakanda lo aiuti a non far scoprire il suo vibranio al resto del mondo, sennò gli muove guerra. Niente ha senso in questo: se vuoi un'alleanza perché non me lo chiedi con educazione, mostrandomi quale sia anche il mio interesse ad aiutarti? Se invece sei capace di distruggermi, allora puoi distruggere anche gli altri invasori, quindi risolvitela da solo, senza chiedermi protezione, tanto il vibranio ce l'hai pure te. Perché non te la prendi da te la studentessa, visto che i tuoi scagnozzi erano già nel posto giusto al momento giusto (potevano nascondersi, pedinarla e aspettare che non ci fosse nessuno)? Perché non la sfrutti invece di volerla uccidere? Perché mi dai una conchiglia da usare per chiamarti se poi non aspetti che io la usi per venire a prenderti la ragazza (spreco di oggetti scenici e di scene proprio)? Sai già che non lo farò?
Non è perché sono abituata al fatto che ormai scrivano con i piedi tutto, che me lo posso far andare bene. E non è giustificabile che ogni volta scrivano cose senza senso: i film possono essere spettacolari anche se chiamano degli sceneggiatori capaci a scriverli.
E propriamente spettacolare, questo film, non è: ha delle scene action che non sono proprio indimenticabili e spesso, tra l'altro, poco illuminate, non solo sott'acqua, ma anche, per esempio, sulla scena iniziale della nave.
Comunque complessivamente è un film abbastanza godibile, scorre e un po' d'azione c'è. Fa il suo, non egregiamente, ma il tempo lo fa passare: bisogna solo spegnere il cervello.
Cosa mi è piaciuto: ritmo (per lo meno "succedono cose"), interpretazioni
Cosa non mi è piaciuto: la trama non ha senso; personaggi poco credibili; fotografia buia, poco chiara; poco spettacolare, non emoziona
Giudizio: film d'intrattenimento mediocre con la classica sceneggiatura scritta coi piedi (tanto ultimamente sono tutte così, non c'è più gusto a produrre belle cose fatte bene, basta solo che la major di turno ci guadagni) ⭐⭐
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