sabato 8 ottobre 2022

Il Maigret di Gérard Depardieu: confronto libro-film

 <<La conosceva?>>

<<Sono arrivato a conoscerla abbastanza bene.>>

 


Il 15 settembre scorso è uscito Maigret, film francese del regista Patrice Leconte, che ho visto al cinema del mio paese al modico prezzo di 3,5 euro, poiché era in corso la promozione "Cinema in festa".

Il celebre commissario, interpretato da Gérard Depardieu, è stanco e non si sente bene, tanto che il suo medico (legale) gli chiede di non fumare finché non avrà fatto una radiografia dei polmoni. E in astinenza completa dal fumo si ritrova a indagare, costantemente circondato da gente che gli fuma di fronte, in un caso molto triste: il ritrovamento, in Place Vintimille, del cadavere di una ragazza giovanissima, di cui non si sa niente, se non che indossava al momento della morte degli abiti presi a noleggio.

Maigret fa di tutto per risalire alla sua identità, a come è morta e per mano di chi, prendendosi a cuore questa povera ragazza (e in realtà anche una seconda, ennesima anima che cerca in Parigi la svolta, vivendo intanto di espedienti, in cui il commissario rivede forse la morta e in qualche modo la figlia, e che lo aiuterà a concludere l'indagine). 

Il film è molto lento e malinconioso e gravato da questa assenza, allusa più volte, della figlia di Maigret. La fotografia però è pulita, la storia piuttosto asciutta e si risolve in un'ora e mezza, in qualche momento c'è una piacevole ironia (il divieto di fumare, il rapporto coi collaboratori...).

Poiché i gialli di Simenon mi piacciono, ma prima di averlo visto al cinema non avevo letto che altri cinque libri del commissario francese, ho voluto recuperare il testo da cui è tratta questa pellicola, per farmi un'idea dell'aderenza alla trama del film. Tra l'altro la storia mi aveva ricordato tantissimo uno di quei cinque che avevo letto, ovvero Il morto di Maigret (1931). Anche in questo caso, il commissario si prende a cuore la storia di uno sconosciuto di cui viene rinvenuto il corpo e di cui, poco alla volta, si scoprirà la storia personale e le ragioni dell'assassinio.

La parte grassettata in rosa è l'unica traccia che hanno in comune il film e il libro (Maigret e la giovane morta, 1954), oltre ai nomi delle due ragazze che compaiono nella vicenda: la morta e la sua amica. Sono molto contenta di aver visto prima il film, perché altrimenti avrei passato il tempo della visione a chiedermi: "ma quando accade questo" o "ma quando entra in scena quest'altro". 

Il libro è stato snello (185 pag) e rapido da leggere. Non mi è piaciuto come altri della stessa serie (per pochi, appunto, che ne abbia letti), ma ho trovato interessante e gradevole questa ricostruzione che Maigret fa della storia della giovane morta, dalle origini alla fine, e a cui si dedica il libro quasi nella sua interezza. La risoluzione finale (chi l'ha uccisa e come) è gestita nell'ultimo capitolo, nelle ultime 25 pagine circa, mentre i primi otto capitoli sono dedicati a conoscere chi fosse la sconosciuta, così bene che è questa "intima conoscenza" a cui arriva Maigret nell'indagine a permettergli di risolvere il caso, seppure il suo "quasi rivale", lo Sfortunato, l'ispettore Lognon del II Distretto a cui Maigret (e dunque il Quai des Orfèvres) soffia l'indagine, fosse qualche passo avanti al nostro prima della risoluzione.

<<Tecnicamente non aveva commesso nessun errore e nessun corso di polizia insegna a mettersi nei panni di una ragazza educata a Nizza da una madre tutt'altro che normale.>>

Mi è piaciuto tantissimo che sia stato proprio questo sforzo, a cui si dedica Maigret, di immaginarsi la sconosciuta e di capirne i modi di fare, i pensieri e il carattere (come un profiler, basando tutto sulla vittimologia) a consentirgli di capire tutto.

Segue adesso un'analisi di alcune differenze tra le due opere (cartacea e visiva), pertanto -pur limitandoli- non sarà possibile evitare completamente gli SPOILER su almeno una delle due, quindi non proseguire oltre se non si è visto/letto l'opera in questione, a meno di non essere indifferenti alla cosa.

1) La vicenda (come la giovane morta sia stata uccisa) è completamente distinta: cambia proprio sia come è avvenuta la morte, sia chi sia stato, sia il movente.

2) Anche molti dettagli di contorno sono diversi: dove la morta alloggiava, se usava sonniferi, quante volte aveva noleggiato l'abito, il mezzo con cui si era recata alla festa (che non era il fidanzamento, ma il matrimonio dell'amica), il carattere (nel libro mi è rimasta più antipatica che nel film, ma rimane la miserevolezza commovente del personaggio e si sente, per me, di più nel libro), il retroscena familiare (nel film non lo si conosce, nel libro sì), il rapporto con Jeanine, etc...

3) Il personaggio di Jeanine Armenieu ha una rilevanza e un ruolo del tutto diversi: nel film è molto presente e molto coinvolta nella vicenda, nel film neppure si vede di persona (si sa di lei dagli interrogatori dei vari testimoni e parla con Maigret solamente al telefono).

4) Nel libro il marito di Jeanine è italiano e non francese e non se ne conosce la madre.

5) Il personaggio di Betty nel libro non compare.

6) Nel libro non si fa riferimento alla figlia dei Maigret.

7) Nel libro Maigret non ha problemi di salute e non conduce tutta l'inchiesta con la stessa bevanda - cosa che però risulta molto simpatica nel film.

8) Il personaggio di Lognon, che nel libro è un personaggio comico, suo malgrado, che quasi gareggia con Maigret per arrivare primo alla soluzione del caso, nel film non c'è.

Mi sono piaciuti? Abbastanza. Il film un po' meno, l'ho trovato molto lento, anche se la malinconia di fondo ricorre molto nei romanzi di Maigret e quindi ci sta (ho visto gli adattamenti con Rowan Atkinson, ma non per esempio quelli storici con Gino Cervi o quelli di Castellitto o di Jean Gabin, etc, e quindi non sono in grado di dire quale versione per me rispecchi di più l'anima del personaggio di Simenon). Il libro di più, per l'analisi psicologica che compie il commissario, ma in generale le due storie non mi piacciono tantissimo (né nella versione cinematografica, né in quella cartacea).

Quale ho preferito: il libro

Giudizio

Leconte - Maigret (2022) ⭐⭐

Simenon - Maigret e la giovane morta (1954)⭐⭐ 1/2

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