Sarò sintetica e spietata.
Non m'è piaciuto.
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Visto che il film non si prende sul serio abbiamo ritenuto giusto non farlo neanche noi |
Ok, non sono una fan del MCU.
Ok, non m'era piaciuto nemmeno quello prima (Ragnarok), ma non perché per me devono essere per forza seri, anzi i film di supereroi devono essere divertenti e di intrattenimento. E non è che faccio il confronto coi primi due capitoli perché non li ho visti.
In questo caso mi sono contrariata subito alla prima scena, quella in cui è presentato il personaggio di Christian Bale, il cattivo, il Macellatore di dei. Era un'idea interessante, drammatica, molto bella. Ma è stata gestita in modo troppo rapido e volutamente demenziale, che, per quanto mi riguarda, l'ha sminuita. Hai Bale, il miglior caratterista del nostro tempo, un attore eccezionale. Puoi rendere spessore e drammaticità, grandezza al personaggio. Ma preferisci limitarti a farlo funzionare, a essere credibile, altrimenti conferisci un'aurea eccessivamente seria al film.
Il film si apre con Gorr, ultimo sacerdote e credente del dio Rapu, e la figlia nel deserto che pregano il loro dio di salvarli, ma le loro richieste restano inascoltate e la bambina muore. Gorr si trascina fino a un'oasi dove incontra proprio Rapu, che ride del credo degli umani che esista un premio promesso per le sofferenze terrene. Sentitosi preso in giro dopo la devozione e i patimenti di tutta una vita e scoprendo che dunque gli dei non sono degni di essere adorati, poiché non possiedono né la morale che gli è attribuita, né alcun interesse per le vite dei propri fedeli, Gorr riesce a sottrarre a Rapu la Necrospada, in grado di uccidere gli dei immortali, e si vota alla missione di uccidere tutti gli dei, partendo da Rapu. Da qui la sua missione, che lo porta a scontrarsi anche con Thor, che dopo essersi separato dai Guardiani della Galassia, è venuto a conoscenza dell'esistenza di questo Macellatore di dei. Parallelamente si intreccia la vicenda di Jane Foster, da cui Thor si era lasciato 8 anni prima, che è diventata una scienziata di grande successo, ma adesso è al quarto stadio di un cancro. Jane, studiando un modo per guarire si reca a New Asgard, governata da Valchiria, dove giace il Mjolnir di Thor, fatto a pezzi in Thor:Ragnarok da Hela. Il martello in presenza di Jane si ricompone e la trasforma nella Potente Thor. Una volta riuniti insieme tutti i personaggi, questi cercano un modo di sconfiggere Gorr, ricercando l'aiuto di una serie di altre divinità di cui scopriamo l'esistenza.
Per quanto abbia apprezzato in una certa misura l'irriverenza con cui il film si beffa del "Divino" e colto l'atavica riflessione sul fatto che se un dio esiste deve essere o cattivo o indifferente alle disgrazie degli uomini, per quel che mi riguarda il film è stato un "cinegelato" (perché è uscito a luglio e non a dicembre), per il quale, dato l'uso che è stato fatto del cast, poteva essere speso meno. Certo il budget è stato ben speso in effetti visivi e speciali. Scene in bianco e nero bellissime. Spettacolari i combattimenti. Ma questo nessuno lo dubitava, ci mancava solo non fossero stati belli gli aspetti tecnici.
Però non mi è bastato. Troppe battute tristi. Attori abilissimi a cui tocca rendere troppo ridicoli i propri personaggi, specialmente Hemsworth e Portman. Thor proprio sciupato, non ha niente di epico. Se deve fare una scena più seria non è più credibile e quindi risulta fuori contesto. Bel ruolo nella parte drammatica quello di Natalie Portman, però anche in questo caso, come per il villain, poco approfondito e questo è un gran peccato. Per me è stato sprecare sia l'opportunità di gestire una tematica dolorosa e complessa (lottare contro il cancro restando sé stessi e vivendo al massimo fino all'ultimo senza farsi vincere dalla malattia), sia la grandezza dell'attrice, stupenda comunque nelle scene che ha girato, alternando comico e dramma, ma a cui non è stato dato spazio sufficiente. Un po' amaro anche quanto deciso per la storia. Un cast sprecato insomma. Anche il povero Russel Crowe è stato relegato a un ruolo buffonesco, votato certo a illustrare quanto meschine e inutili siano le divinità, dando così, però, ragione al povero Gorr, che dovrebbe essere ringraziato per liberarci da questi gradassi cialtroni.
Cosa mi è piaciuto: recitazione, effetti visivi, scene di combattimento, Bale +++, Portman ++++
Cosa non mi è piaciuto: la scrittura (battute, costruzione dei personaggi e delle loro dinamiche)
Giudizio: ⭐