lunedì 16 ottobre 2023

La perfezione registica di Wes Anderson raggiunge il massimo in Asteroid City

 Presentato allo scorso Festival di Cannes, Asteroid City scritto, diretto e prodotto da Wes Anderson è l'11° film del regista e il terzo che vedo della sua produzione, dopo Gran Budapest Hotel e The French Dispatch.


Il film è un divertente mix di realtà e finzione dove il confine tra la costruzione della pièce teatrale e la vicenda ambientata in questa cittadina nel deserto è labile.

Nell'ordinatissima Asteroid City, alla premiazione delle più brillanti giovani menti scientifiche, capita un incontro ravvicinato del terzo tipo e tutti i presenti devono restare in quarantena per approfondire cos'è accaduto.

I primi due film che ho visto di Anderson mi erano piaciuti, ma non tanto questo. Ho adorato due elementi di questa pellicola sopra a ogni cosa: la struttura e la regia.

Dal punto di vista della regia, si può parlare di pura perfezione: ogni inquadratura è perfettamente disposta e ordinata, tutto è pulitissimo, manieristico, maniacale. Il tutto rende anche un grande senso di staticità. Vanno lodate naturalmente anche la fotografia, che contribuisce alla perfezione alla resa finale, anche nel bianco e nero, e la scenografia pulita, ma divertente, dai colori pastello, patinatissimi.

La struttura del film, divisa in capitoletti, è stata particolarmente geniale: mi è piaciuto tantissimo l'intreccio di storia recitata (a colori) con il racconto della realizzazione della storia (in bianco e nero), il tutto condito da ampie dosi di humor, tipiche della comicità dei film di Anderson.

Altra grande perla del film è stato il cast: immenso. A un certo punto, in una delle scene in bianco e nero, sono comparsi allineati quattro pezzi da novanta: Willem Dafoe (quattro nomination ai premi Oscar), Edward Norton (tre nomination), Adrien Brody (premio Oscar al Miglior attore) e Brian Cranston (una candidatura agli Oscar).

Nella parte del film "recitata" ci sono come protagonisti Jason Schwartzman e Scarlett Johansson, che mi sono piaciuti moltissimo (la Johansson si è esibita in una serie di prove veramente di talento). Non mancano Tom Hanks, Steve Carell, Margot Robbie (un cameo, ma magistrale), Tilda Swinton, Liev Schreiber, Rupert Friend, Hong Chau, Matt Dillon, Tony Revolori e, altro cameo, intravisto al trucco, persino Jeff Goldblum.

Giudizio: film piacevole, divertente, esteticamente perfetto in ogni suo momento ⭐⭐⭐⭐