domenica 6 agosto 2023

Tutti pazzi per Barbie!

 Il film più atteso dell'estate 2023 è stato senza dubbio il coloratissimo (di rosa) Barbie scritto e diretto da Greta Gerwig e ispirato proprio al giocattolo Mattel che ha intrattenuto tante bambine dal 1959. Anche se in Italia ci è stato tolto il Barbienheimer, dal momento che Oppenheimer di Christopher Nolan non uscirà prima del 23 agosto, ne abbiamo sentito gli echi lontani tra i meme sul web e il fermento generato, in ogni caso, dalla pellicola della Gerwig: era da Harry Potter e il calice di fuoco (ovvero da diciotto anni) che non facevo la coda al cinema! Inoltre moltissimi spettatori, me compresa, erano vestiti con almeno un capo di abbigliamento o un accessorio rosa per essere in pendant col film più rosa della storia del cinema, così rosa da aver creato una carenza vernice rosa a livello mondiale.


Il film si apre con un omaggio a 2001: Odissea nello spazio. Helen Mirren quale narratrice introduce la storia di Barbie, creata da Ruth Handler, nella convinzione che le bambine di tutto il mondo avrebbero sognato di essere e sarebbero divenute da adulte qualunque cosa avrebbero voluto, esattamente come lo era Barbie, che poteva essere insegnante, astronauta, giudice, veterinaria e così via.

Nel mondo d Barbieland di fatto è andata proprio così e le Barbie sono convinte che anche nel mondo reale la società poggi su un matriarcato, nel quale i Ken non contano niente, se non come accessorio per le Barbie. Barbieland è un mondo idilliaco, di perfezione rosata, in cui tutto è giusto e le Barbie devono solo divertirsi ed essere perfette. Anche la Barbie di Margot Robbie, Barbie Stereotipo, si diverte tantissimo, mentre il povero Ken di Rayan Goslin le muore dietro, almeno finché non va incontro a un'anomalia, a seguito della quale intraprenderà un'avventura nel mondo reale. Ma il mondo reale non è proprio quel che le Barbie immaginavano fosse (come ben sappiamo)...

Ho trovato questo film geniale ed estremamente divertente: la costruzione del mondo di Barbie come speculare al nostro è al tempo stesso una parodia e una denuncia e le reazioni delle Barbie e dei Ken nel loro e nel nostro mondo sono stupende.

Come denuncia ritengo funzioni molto di più in questa costruzione a specchio e la descrizione oggettiva del patriarcato/matriarcato, rispetto al discorsino di America Ferrera, che, per quanto dica cose giuste, sembrano più una lamentela social che una disamina seria della condizione femminile. Quel discorso per me ha un po' appiattito il tono generale della storia.

Non sono inoltre convintissima dell'evoluzione dei personaggi, tra cui la stessa Barbie, anche se un po' di indizi vengono disseminati a giro nella sceneggiatura o quella di Sasha.

Sono tuttavia disponibile a dimenticare questi nei in favore di tutto il resto: divertimento tanto (ho amato ogni scena con Will Ferrell), camei spiritosi, come quello di John Cena, coreografie, scenografie strabilianti, ottime interpretazioni.

Giudizio: ⭐⭐⭐⭐ 1/2